Secondo Jung, l’innamoramento è ciò che ci permette di trascendere noi stessi. Trascendere ovvero superare, andare oltre ma passando a un livello superiore.
Come Jung, così anche Wilhelm Reich, sostiene che l’amore, e in particolare l’orgasmo, permette all’uomo di rilasciare quantità immense di energia bloccata, collegandolo al resto del Cosmo. In particolare, secondo Reich (un grandissimo sostenitore del progresso umano e dell’emancipazione, la cui storia, se non la conoscete, è bellissima e tristissima) l’orgasmo causa il rilascio delle emozioni dai muscoli e la perdita del sé, portando oltre le inibizioni. Secondo Reich la salute psichica e la capacità di amare dipendono dalla “potenza orgasmica”, ovvero dalla possibilità di scaricare completamente la libido. Scriveva: “Non si tratta semplicemente del sesso… non dell’abbraccio in sé, né dell’amplesso. E’ la reale esperienza emotiva della perdita del tuo ego, del tuo intero sé spirituale”.
Reich aveva intuito che nel sesso, conseguenza dell’innamoramento, risiede un enorme potenziale di crescita personale, che trascende il rapporto di coppia, coinvolgendo potenzialmente l’intera società. E questo, nel suo nocciolo, rappresenta lo stesso principio di cui si parla nel Tantra: la liberazione consapevole dell’enorme potenziale energetico racchiuso dentro di noi, può renderci padroni di noi stessi e in armonia con il cosmo. Il fine ultimo dell’innamoramento non sarebbe quindi soltanto la propagazione della specie, ma piuttosto la sua evoluzione in termini spirituali, e l’energia sessuale non è che uno strumento per conoscerci meglio e per sbloccare il nostro potenziale.
L’energia sessuale è in assoluto il ‘drive’ più potente presente nel nostro corpo. Un’energia sessuale utilizzata consapevolmente e con amore, può permetterci di attingere all’immensa riserva di piacere che costituisce, in ultima istanza, la base della creazione.
Una volta che si fa esperienza di una sensazione del genere, si trascendono i propri confini individuali mescolandosi all’altro e al Cosmo stesso, provando senza intermediari e senza il tramite della mente razionale cosa significhi essere Uno.