Sulla spiaggia nera di Ajuy
cammino verso le grotte di dune fossili
come le barche capovolte al sole
espongono le loro sfumature di azzurro e bianco
i chiodi sui legni marciti
la ruggine delle ancore
e il rumore dello sciabordio delle onde
che portano via le brutte emozioni
si va a cercare in alto mare
quello che non si trova sulla terra
ma basta guardare verso l’oceano infinito
lasciarsi le foglie degli alberi secchi alle spalle
e sentire il vento sulla faccia che stende la salsedine sulla pelle
che si sfoglia rinnovata
Alla notte, nel buio,
guardiamo le stelle:
cerchiamole e indichiamole insieme
che anche loro ci guardano
dal profondo universo
e ci accompagnano
con amore infinito
verso la nostra prossima vita,
perchè anche loro sanno che torneremo ancora.