Non dico di non ricordare niente, ma dico di dimenticare.
Non occorre ricordarsi tutto, mantenere tutto scolpito nella memoria, non serve a niente, tutto è passato, tutto passa.
Passiamo noi, passano la storia, le parole, le sensazioni, le persone, la memoria.
Tutto passa e se ne va, avvolto nella nebbia dell’oblio.
Tanto vale dimenticare, avere ricordi offuscati per la maggioranza, solo alcuno nitido e vivido, ma tenuto nell’archivio della coscienza.
Tenere tutto presente è dannoso, è un freno verso il futuro, è una galleria costante di facce che ti guardano dal passato, giudicandoti per quello che non sei mai stato e per quello mai sarai.
Pasta corta alla carbonara, cocktail di gamberi e cozze alla diavola.
Questo riflette il quarzo di cristallo di rocca della mia memoria random.