Non so bene perchè sono uscito.

Dormire sembra impossibile durante la quarantena da coronavirus, durante il giorno, e l’unico momento propizio mi sembra essere quello a tarda tardissima notte, per andare in un distributore di bevande automatico vicino casa mia. La coca cola zero costa 2 euro.

Le strade sono deserte, non ci sono anime vaganti, solo qualche sirena in lontananza e semafori che mimano il traffico, tragicamente inutili. La macchina va e fa sin troppo rumore nel mezzo di tutto quel silenzio.

Lo stesso silenzio che c’è dentro di me. La voce del cuore azzerata, il battito è veloce ma soffuso del cuore, i pensieri quelli si fanno rumore ma ormai sono quasi senza energia, perchè sono stanco di tutto questo vociare di possibilità, strategie, futuro e incoscienza varia.

Per Freud, la struttura psichica umana è suddivisa in tre entità: Es, Io e Super-io. L’Es è la nostra natura più istintiva, quella detentrice dei nostri desideri, dei nostri impulsi, spesso irrazionali e non sempre completamente accettabili. Il Super-io è la necessaria controparte dell’Es: è quella responsabile di censurarne le derive più estreme, di tenerne sotto controllo gli effetti, di garantire che il comportamento umano resti accettabile, secondo le regole etiche, sociali, educative che abbiamo maturato durante la crescita. L’Io è la nostra coscienza, che dovrà fare del suo meglio per adottare il comportamento migliore, cercando di obbedire come meglio può alle pressioni di questi “padroni severi” che sono l’Es, il Super-io e il mondo esterno.

Ecco, in me queste tre componenti, che da anni litigano ferocemente per avere il sopravvento su di me, mi stanno tragicamente portando verso le strade perdute, alle ore 4.43.