I Love Fuerteventura

Vi voglio parlare dell’isola dove vivo, Fuerteventura. È Un’isola delle Canarie, forse la più selvaggia, la più primitiva, la più primordiale, anche se ci sono insediamenti abitativi. Ma c’è tantissimo spazio, lo sguardo può volgersi a 360° in molti punti dell’isola e poi scorgere null’altro che montagne, prive di qualsiasi vegetazione, dune e l’oceano. Questo oceano che è una delle forze, una delle componenti di questa isola insieme alla Terra e Fuoco perché un’isola vulcanica, insieme al terzo elemento fondamentale dell’isola stessa che il vento. Un vento che costante sferza tutto, un vento caldo, un vento a volte più forte, a volte più leggero, a volte ricco di sabbia e a volte insinuante. Per me questa isola rappresenta l’Inferno e il paradiso. L’inferno perché comunque si tratta di un’isola di 120 km di lunghezza più o meno e quindi si è confinati su di un’isola al di fuori della quale sembra non si possa mai andare, invece si può andare, prendendo un aereo, si può andare da qualsiasi parte. Ed è anche il paradiso quasi per gli stessi motivi perché comunque è un’isola, è lontana da tutto, si trova in mezzo all’oceano, si trova a 4000 km dall’Italia, che il mio paese di origine, si trova lontano da tutto e da tutti. Un posto dove se tu vuoi puoi costruire giorno dopo giorno una vita nuova una sensazione nuova un nuovo modo di sentire te stesso. 13126695_1720252268187908_760618964_nA tal proposito c’è una leggenda che gira tra gli abitanti dell’isola, che quando arrivi sull’isola succederebbe questo: o l’isola ti attrae a sé e ti protegge, oppure ti respinge e ti fa del male.

Ed è assolutamente così: la prima volta che io ho messo piede sull’isola ho subito sentito la forza e l’energia di questo pezzo di roccia e sabbia in mezzo all’oceano, e mi ha catturato, e mi ha spinto a cambiare tutta la mia vita e la vita anche delle persone che stanno nella mia, e sono venuto a vivere a Fuerteventura. Il tempo a Fuerteventura scorre in modo bizzarro, le settimane quasi non hanno senso, non si sente molto il distacco tra il fine settimana e giorni della settimana. Cerco sempre di andare ogni giorno al mare di andare sulle mie Dune a passeggiare a sdraiarmi sulla sabbia a contemplare l’oceano ad ascoltare il vento a guardare i granelli fini fini che costituiscono queste Dune, che sono in eterno movimento, mosse dalla forza del vento e dalla forza delle onde. Ho molti luoghi nascosti segreti dove mi piace recarmi da solo, e che mi piace visitare, nei quali sto bene, sono tranquillo. Mi metto a mio agio. Mi porto le mie cose. Da bere, mi porto il mio telo da mettere per terra, sto sotto il sole oppure mi copro con l’ombrellone, un cappello, e penso moltissimo e facciamo io e l’isola tantissime cose; delle volte mi porto anche i colori, mi piace disegnare al mare, mi piace il fatto che ci si possa concentrare a fare qualcosa di creativo, di artistico, senza avere nulla intorno che ti distragga se non la bellezza della natura. Devo anche specificare che le spiagge sono talmente vaste ed infinite che è molto difficile imbattersi in qualcuno. Ovvero se si vuole si può andare in zone dove assolutamente non si viene disturbati dalla presenza di umani intorno. Al massimo arrivano le capre. Anche le strade interne sono meravigliose da percorrere, difficilmente si incontrano altre macchine. Soprattutto negli sterrati è possibile accedere a luoghi ad angoli dell’isola veramente incantevoli. Parlerò di Fuerteventura nel blog più avanti: questo è un piccolo assaggio di questa meravigliosa isola nell’Oceano Atlantico.     

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